Nel Centro Ospedaliero di Riabilitazione Intensiva (CORI) di Passignano, il 27 settembre l’Associazione A.L.I.Ce. (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) ha incontrato le persone che sono ricoverate per svolgere la riabilitazione per far conoscere l’attività di volontariato che viene offerta, dopo la dimissione dalle diverse strutture riabilitative.
La persona con ictus, infatti, al ritorno al domicilio dopo un primo momento passato negli ospedali, rischia di sperimentare fragilità, isolamento sociale e momenti di sofferenza psicologica.
Frequentare l’Associazione A.L.I.Ce., invece, può rappresentare un momento di sollievo, socializzazione e potenziamento delle proprie abilità. Le attività che vengono proposte sono varie e stimolanti come, ad esempio, il supporto psicologico, l’attività fisica adattata con un fisioterapista, la riabilitazione logopedica e il servizio di trasporto per persone disabili.
Hanno presentato il proficuo operato dell’associazione i presidenti delle sezioni di Ponte San Giovanni (Adriano Minelli) e di Città della Pieve (Guerrino Bordi), introdotti ed accolti dalla Dottoressa Giuliana Orecchini, Responsabile della Riabilitazione a ciclo diurno ed ambulatoriale del CORI di Passignano.
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