Perugia, 05 gennaio 2016 – La USL Umbria 1 sta avviando il processo di potenziamento e riorganizzazione del servizio di cure palliative domiciliari per tutte quelle persone affette da patologie ad andamento cronico-evolutivo, come ad esempio quelle tumorali, per le quali non esistono terapie ovvero sono inadeguate o inefficaci ai fini della stabilizzazione della malattia o di un prolungamento significativo della vita.
Dall’analisi della situazione attuale delle cure palliative domiciliari nei 6 distretti della Usl Umbria 1, dove i pazienti presi in carico sono stati 923 nell’anno 2014 e 788 nei primi nove mesi del 2015, risulta che il servizio di cure palliative domiciliari soddisfa molti dei criteri che la Legge n. 38 del 2010, ritiene cruciali nel determinare la qualità delle cure erogate (istituzione formale di una Rete Locale di Cure Palliative, articolazione organizzativa afferente ad un centro di coordinamento aziendale dell’Unità di Cure Palliative, presenza di medici palliativisti dedicati che impiegano almeno il 75% del proprio impegno orario all’interno del servizio, infermieri dedicati, e redazione di un piano assistenziale individualizzato). Ma per il direttore generale Giuseppe Legato e per il coordinatore aziendale dell’Unità di cure palliative Riccardo Rossetti esistono ampi margini di miglioramento. Infatti, le cure palliative domiciliari sono garantite sette giorni su sette nelle fasce orarie diurne attraverso l’assistenza diretta di operatori dell’equipe, mentre nelle restanti fasce orarie l’assistenza h24 viene garantita, in quasi tutta l’Azienda, con la pronta disponibilità di infermieri dedicati. Ora l’Azienda sta definendo dei protocolli per garantire anche la consulenza telefonica di un medico palliativista h24…