Inaugurati oggi i nuovi locali del Pronto Soccorso e la nuova sede distrettuale per le cure palliative presso l’ospedale di Gubbio-Gualdo: un team qualificato composto da personale USL e da personale dell’associazione di volontariato AELC
Gubbio, 6 dicembre 2016 – Sono stati inaugurati questa mattina presso il Presidio Ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino i nuovi locali ristrutturati del Pronto Soccorso e la nuova sede delle cure palliative territoriali.
La ristrutturazione dei locali del Pronto Soccorso è nata nell’ambito del più ampio “Progetto Accoglienza” del presidio ospedaliero dell’Alto Chiascio che tra l’altro ha previsto una riorganizzazione dei processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona.
La Direzione Aziendale ha voluto dedicare il Pronto Soccorso al Responsabile dott. Corrado Cancellotti che aveva fortemente voluto e progettato con la Direzione Medica di Presidio e gli operatori del pronto soccorso la nuova riorganizzazione. I nuovi spazi, già operativi, hanno consentito di superare alcune criticità, evidenziate subito dopo l’apertura, dovute essenzialmente ad una carenza degli ambianti dedicati alle sale di attesa per il notevole numero degli accessi, pertanto è stato possibile migliorare l’accoglienza ed il confort degli ambienti consentendo anche un maggior rispetto della privacy.
La ristrutturazione ha riguardato la Sala Triage che grazie all’ampliamento consente di effettuare anche un triage di 2° livello (l’infermiere prende in carico fin da subito il paziente iniziando il percorso clinico assistenziale, migliorando il tempo di attesa).
Sono poi state realizzate due sale di attesa, differenziate per codice priorità, consentendo di dedicare degli spazi ai barellati ed una osservazione diretta dei codici maggiori. Allestita una stanza multidisciplinare per garantire un percorso separato dei pazienti infetti o con patologie psichiatriche ma anche per avviare la gestione del codice rosa. Infine è stata migliorata la segnaletica sia esterna che interna.
La nuova sede delle cure palliative territoriali è frutto della riorganizzazione del settore che parte dalla lunga esperienza dei due vecchi ospedali di Gubbio e di Gualdo Tadino. La storia delle cure palliative nel territorio dell’Alto Chiascio inizia già nel 1992 con 2 equipe territoriali (Gubbio e Gualdo Tadino), sulla disponibilità di medici operanti nelle strutture ospedaliere e delle associazioni di volontariato. Nel corso del 2015 è stato avviato il percorso di unificazione su scala distrettuale di un team di operatori dedicato alle cure palliative e alla terapia del dolore a domicilio. Tale scelta organizzativa, finalizzata a garantire continuità ed equità assistenziale su tutto il territorio del Distretto Alto Chiascio ha comportato l’unificazione di due gruppi già operativi nell’ambito territoriale Gubbio e in quello di Gualdo Tadino, consentendo l’ottimizzazione delle risorse umane e la valorizzazione degli operatori specificamente formati.
L’equipe è attualmente composta da personale dipendente Asl (5 infermieri e 1 medico) e da personale messo a disposizione dall’ associazione di volontariato AELC (2 medici, 2 infermieri, 1 psicologo, 1 fisioterapista).
La nuova sede, situata al piano terra del casale annesso al presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino, permetterà una migliore organizzazione dell’attività dell’equipe e una migliore capacità di accoglienza di familiari e utenti. La prossimità con le degenze ospedaliere faciliterà inoltre l’integrazione delle attività tra ospedale e territorio nella gestione di difficili percorsi diagnostici e terapeutici, sia per i pazienti ricoverati sia per quelli trattati ambulatorialmente. Al servizio si accede su richiesta del medico di base o del medico ospedaliero: un nucleo di esperti effettua la valutazione, sulla base della quale viene stabilita la presa in carico e redatto uno specifico piano di assistenza individuale con una assistenza organizzata su tutto l’arco delle 24 ore per 7 giorni su 7.
Obiettivo è garantire un adeguato livello di assistenza in una fase particolarmente delicata della malattia supportando pt e contesto familiare ; gli utenti seguiti con tali modalità nel corso del 2015 sono stati 155 e 96 nel 1° semestre 2016 garantendo ad oltre il 95% di pazienti un percorso di fine vita al domicilio.
Leggi l’intero Comunicato Stampa – USL Umbria 1 – Cure palliative a Branca