Perugia, 23 agosto 2016 – La carenza di iodio è un problema di portata mondiale che l’OMS definisce “fame nascosta”, in quanto non si rende manifesta in alcun modo arrivando a creare danni talvolta irreparabili legati allo sviluppo delle patologie della tiroide (iper o ipotiroidismo, gozzo tiroideo). Per gli esperti, la soluzione al problema sarebbe relativamente semplice e consiste nella sostituzione del sale comune ad esclusivo favore del sale iodato, cioè sale fortificato con 30mg di iodio per chilo che ha una differenza di prezzo insignificante (pochissimi centesimi) e nessuna differenza di gusto rispetto al sale comune. In altre parole, in Italia basterebbe applicare compiutamente una legge nazionale sul sale destinato al consumo diretto che già esiste dal 2005 e che, come in altri paesi europei (Svizzera, Scandinavia), porterebbe all’eradicazione delle malattie da carenza di iodio.
È proprio in tema di iodioprofilassi che l’Umbria si conferma all’avanguardia, in particolare nel distretto Alto Chiascio della USL Umbria 1, dove…