Todi |5 giugno 2017
Alla presenza del Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, dell’Assessore Regionale alla Salute Luca Barberini e di Andrea Casciari, Direttore Generale della USL Umbria 1 il ministro è stata a Pantalla, a Todi e a Deruta.
Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha visitato alcune strutture sanitarie della Usl Umbria 1. Il Ministro accolta dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, dall’Assessore Regionale alla Salute, Coesione Sociale e Welfare Luca Barberini e dal Direttore Generale della Usl Umbria 1 Andrea Casciari, ha iniziato il suo tour umbro alle ore 12 all’ospedale Media Valle del Tevere a Pantalla di Todi.
«Ringrazio personalmente Beatrice Lorenzin – ha detto Andrea Casciari – per aver deciso di visitare alcune strutture della nostra USL: la cosa ci rende tutti orgogliosi anche per la valenza interregionale del CRES di Pantalla e del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Palazzo Francisci a Todi.
Il Direttore Generale Casciari ha presentato le eccellenze della struttura umbra a partire dal CRES (Cardiologia Riabilitativa e Sportiva), la struttura specializzata dell’Ospedale della Media Valle del Tevere, recentemente inaugurata, rivolta agli sportivi e agli utenti di qualsiasi età che devono essere sottoposti a visita medica per il rilascio del certificato di idoneità. «Abbiamo preso in considerazione, come dato di partenza – ha spiegato Casciari – solo le regioni dell’Italia Centrale ed è emerso che ogni anno vengono emessi più di 600 mila certificati di idoneità, da servizi pubblici e privati. Da un’indagine statistica è emerso che il 2-3% degli atleti visitati, quindi circa 15.000 ogni anno, indipendentemente dall’età, necessita di ulteriori indagini diagnostiche, fondamentalmente per il riscontro di problematiche di natura cardiologica. Queste problematiche comportano un percorso diagnostico, spesso tortuoso, fatto di visite specialistiche ed esami strumentali che l’utente singolarmente deve programmare».
Il ministro Lorenzin si è complimentata per la qualità della struttura che attrae una vasta utenza da tutta l’Italia Centrale e ora anche dal Nord.
L’esecuzione di questi esami può creare difficoltà logistiche, sia per la tempistica, che per la dislocazione in varie sedi. Non di rado, per ottenere prestazioni in breve tempo l’utente è costretto a rivolgersi a centri privati o fuori regione. In generale l’utente, oltre al parere circa la propria idoneità allo sport, cerca risposte che gli possano essere utili per migliorare il proprio stato di salute. Per quanto riguarda poi le problematiche riguardanti l’età pediatrica, è importante dare risposte certe ed in tempi brevi.
C’è anche il caso di pazienti con fattori di rischio cardiovascolare che si trovano a svolgere un tipo di attività fisica da autodidatta, che, piuttosto che giovare al proprio organismo, può rivelarsi addirittura controproducente. Può accadere inoltre che dopo un evento acuto tipo infarto miocardico, o dopo un intervento cardochirurgico, il paziente non sappia se e che tipo di attività fisica può svolgere, con il rischio che faccia attività fisica in maniera autonoma e inadeguata.
«Oggi è una bella giornata per me in Umbria – ha affermato Beatrice Lorenzin – che trascorro visitando dei centri importanti che sono l’esempio di come si possa far funzionare bene il territorio anche in aree che non sono densamente abitate. Dicevo prima al presidente Catiuscia Marini che la prima cosa che visitai in assoluto quando venni nominata ministro nella primavera del 2013 fu la “cabina unica” del 118 qui in Umbria che è un vero modello per tutte le regioni italiane. Qui a Todi abbiamo un perfetto esempio di come la sanità italiana “di provincia” che sappia dare risposte puntuali al territorio con strutture di grande specificità e di elevatissimo livello come il CRES o il DCA: il Centro Disturbi Alimentari di Todi è un centro a cui tengo moltissimo in quanto affronta uno dei mali del nostro secolo, con patologie che colpiscono adolescenti in maniera molto grave. In queste ore il Presidente della Repubblica sta licenziando il DG sulle vaccinazioni obbligatorie e quindi faremo una conferenza stampa per spiegare nel dettaglio i contenuti di questo importante provvedimento, anche per rispondere a tutto quello che è stato detto in questi giorni, in maniera spesso irrazionale e senza nessun fondamento scientifico».
Nel primo pomeriggio il ministro ha visitato il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Palazzo Francisci a Todi, una struttura residenziale, semiresidenziale e ambulatoriale a gestione diretta dell’azienda USL Umbria 1, deputata al trattamento di pazienti con queste patologie (Anoressia, Bulimia, Binge Eating Desorder o Disturbo da Alimentazione Incontrollata) dove sia insufficiente o inefficace il trattamento ambulatoriale: la struttura è uno dei fiori all’occhiello della USL 1 e accoglie pazienti da tutto il territorio italiano.
“L’anoressia e gli altri disturbi alimentari sono malattie devastanti che colpiscono i nostri ragazzi in età sempre più giovane, per questo, come Ministro, mi impegnerò da subito, cercando l’intesa con la conferenza Stato Regioni, ad attivare l’iter necessario a replicare eccellenze come Villa Francisci in ogni regione del nostro paese”. È quanto ha affermato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che oggi, insieme alla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha visitato il centro regionale disturbi del comportamento alimentare, “Villa Francisci” di Todi (Pg).
“Un centro di eccellenza – ha precisato il Ministro – importantissimo che ogni anno accoglie decine di ragazze provenienti da tutta Italia e sostiene le loro famiglie nel lungo percorso verso la guarigione“.
L’idea è quella di costruire uno spazio di cura, alternativo all’ospedale, spazio neutro e impersonale, che sia connotato, differenziato e dove i pazienti possano vivere un’ esperienza di terapia intensiva accompagnata da un’ esperienza di vita accogliente e ricca. La struttura si trova all’interno di un antico palazzo di Todi circondato da un parco di alberi secolari, Palazzo Francisci, dove una equipe di personale specializzato (psicologi, pediatri, nutrizionisti psichiatri, fisioterapisti, infermieri, dietiste) svolge un programma integrato che affronta in maniera intensiva la patologia. Tale struttura può rappresentare o il proseguimento terapeutico in ambiente protetto di una degenza ospedaliera acuta o una alternativa al ricovero stesso. La durata della degenza varia dai 3 ai 5 mesi. È l’unica residenza italiana che accoglie pazienti sotto i 14 anni, avvalendosi di personale pediatrico deputato. Il programma riabilitativo della Residenza ha caratteristiche di alta specializzazione ed intensità assistenziale: l’organizzazione della giornata è estremamente strutturata, sia nella attenta gestione dei pasti, che in attività volte a fare riacquisire ai pazienti una gestione della alimentazione corretta. Il programma prevede diverse fasi assistenziali sia dal punto di vista psicologico che nutrizionale. Il ministro si è impegnata a presentare il “libro-racconto” di una giovane ospite del centro sulla propria drammatica esperienza. Il modello umbro, ha detto, è un esempio di buona prassi sanitaria a livello nazionale.
Poi il ministro si è recata a Deruta, in loc. Sant’Angelo di Celle, per visitare il Centro diurno “Il Nido d’Argento”, servizio in convenzione con la Usl rivolto ad anziani non autosufficienti. Il centro diurno è uno spazio semiresidenziale, privato convenzionato, che ha come finalità quella di offrire un supporto sociosanitario alle richieste della famiglie. L’intervento è finalizzato a migliorare la qualità della vita dell’anziano attraverso attività di cura e igiene della persona, somministrazione dei pasti preparati in loco, servizi sanitari e riabilitativi, servizi educativi, animazione e socializzazione, terapia occupazionale (Laboratori vari, psicomotricità, musicoterapia…). È presente presso il CD un’equipe professionale che garantisce la qualità del servizio che lavora utilizzando il PAI (Piano Assistenziale Individualizzato) condiviso tra le varie figure professionali e le famiglie. Il CD è dotato di locali e attrezzature adeguate per l’assistenza a persone non autosufficienti, è privo di barriere architettoniche e dotato di ascensore e di due ampi giardini. Ha una disponibilità di 16 posti che nell’anno 2016 hanno accolto 19 utenti, di cui 18 residenti nella USL Umbria n.1, che hanno consumato 2.218 giornate di assistenza.
La visita umbra di Beatrice Lorenzin si è conclusa a Cascia alle 18 dove ha visitato l’ospedale della città.
DISTURBI ALIMENTARI, LA DICHIARAZIONE DEL MINISTRO LORENZIN SU CENTRO REGIONALE DCA