Comitato Unico di Garanzia (C.U.G.)

Che cos’è

Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) è l’organismo in cui convergono le competenze dei precedenti Comitati per le pari opportunità e Comitato sul fenomeno del mobbing, dei quali assume tutte le funzioni previste dalla legge, dai contratti collettivi relativi al personale delle amministrazioni pubbliche o da altre disposizioni.

Compiti

Come indicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Direttiva del 4 marzo 2011 Linee guida sulle modalità di funzionamento dei “Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” (art. 21, legge 4 novembre 2010, n. 183).Svolgimento del rapporto di lavoro – parità tra uomini e donne – divieto di discriminazioni.
Nell’amministrazione di appartenenza, il CUG esercita compiti propositivi, consultivi e di verifica, nell’ambito delle competenze allo stesso demandate che, ai sensi dell’articolo 57, comma 01, del d.lgs. 165/2001 (così come introdotto dall’articolo 21 della legge 183/2010), sono quelle che la legge, i contratti collettivi o altre disposizioni in precedenza demandavano ai Comitati per le Pari Opportunità e ai Comitati paritetici sul fenomeno del mobbing oltre a quelle indicate nella norma citata. A titolo esemplificativo, il CUG esercita i compiti di seguito seguenti indicati.

 

propositivi su:

  • predisposizione di piani di azioni positive, per favorire l’uguaglianza sostanziale sul lavoro tra uomini e donne;
  • promozione e/o potenziamento di ogni iniziativa diretta ad attuare politiche di conciliazione vita privata/lavoro e quanto necessario per consentire la diffusione della cultura delle pari opportunità;
  • temi che rientrano nella propria competenza ai fini della contrattazione integrativa;
  • iniziative volte ad attuare le direttive comunitarie per l’affermazione sul lavoro della pari dignità delle persone nonché azioni positive al riguardo;
  • analisi e programmazione di genere che considerino le esigenze delle donne e quelle degli uomini (es. bilancio di genere);
  • diffusione delle conoscenze ed esperienze, nonché di altri elementi informativi, documentali, tecnici e statistici sui problemi delle pari opportunità e sulle possibili soluzioni adottate da altre amministrazioni o enti, anche in collaborazione con la Consigliera di parità del territorio di riferimento;
  • azioni atte a favorire condizioni di benessere lavorativo;
  • azioni positive, interventi e progetti, quali indagini di clima, codici etici e di condotta, idonei a prevenire o rimuovere situazioni di discriminazioni o violenze sessuali, morali o psicologiche – mobbing – nell’amministrazione pubblica di appartenenza.


consultivi
, formulando pareri su:

  • progetti di riorganizzazione dell’amministrazione di appartenenza;
  • piani di formazione del personale;
  • orari di lavoro, forme di flessibilità lavorativa e interventi di conciliazione;
  • criteri di valutazione del personale,
  • contrattazione integrativa sui temi che rientrano nelle proprie competenze.


di verifica
 su:

  • risultati delle azioni positive, dei progetti e delle buone pratiche in materia di pari opportunità;
  • esiti delle azioni di promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo;
  • esiti delle azioni di contrasto alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro – mobbing;
  • assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, alla religione o alla lingua, nell’accesso, nel trattamento e nelle condizioni d lavoro, nella formazione professionale, promozione negli avanzamenti di carriera, nella sicurezza sul lavoro.

II CUG promuove, altresì, la cultura delle pari opportunità ed il rispetto della dignità della persona nel contesto lavorativo, attraverso la proposta, agli organismi competenti, di piani formativi per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, anche attraverso un continuo aggiornamento per tutte le figure dirigenziali.

II CUG opera in stretto raccordo con il vertice amministrativo dell’ente di appartenenza ed esercita le proprie funzioni utilizzando le risorse umane e strumentali, idonee a garantire le finalità previste dalla legge, che l’amministrazione metterà a tal fine a disposizione, anche sulla base di quanto previsto dai contratti collettivi vigenti.

Le amministrazioni forniscono ai CUG tutti i dati e le informazioni necessarie a garantirne l’effettiva operatività.
L’amministrazione è invitata a consultare preventivamente il CUG, ogni qualvolta saranno adottati atti interni nelle materie di competenza (es. flessibilità e orario di lavoro, part-time, congedi, formazione, progressione di camera, ecc.).
E’ auspicabile che le modalità di consultazione siano predeterminate dal vertice dell’amministrazione, sentito il CUG, con atti interni (circolari o direttive).
Ciascuna amministrazione provvede a realizzare sul proprio sito web un’apposita area dedicata alle attività del CUG, periodicamente aggiornata a cura dello stesso.

Poiché un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo e all’assenza di ogni forma di discriminazione è funzionale alla garanzia di condizioni di sicurezza sul lavoro, si richiama l’attenzione sulla circolare sulla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, emanata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e sulle successive eventuali integrazioni (lettera circolare 18 novembre 2010 n. 5).
In questo contesto, è auspicabile una collaborazione tra il CUG e l’amministrazione di appartenenza (ad esempio, con i responsabili della prevenzione e sicurezza e/o con il medico competente), per lo scambio di informazioni utili ai fini della valutazione dei rischi in ottica di genere e dell’individuazione di tutti quei fattori che possono incidere negativamente sul benessere organizzativo, in quanto derivanti da forme di discriminazione e/o da violenza morale o psichica.
Esercita compiti propositivi, consultivi e di verifica nella materia di propria competenza specifica.

Modalità costituzione

Questa Azienda, a seguito della unificazione delle due ex aziende sanitarie ha predisposto di ricostituire ex novo il CUG, ispirandosi alla Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 04 marzo 2011 – “Linee guida sulle modalità di funzionamento dei Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (art. 21, Legge 4 novembre 2010, n. 183), nonché ai provvedimenti delle due ex Aziende; ovvero la Decisione Amministrativa del Direttore Generale n. 235 del 04/04/2011 della ex ASL dell’Umbria 1 e alla Delibera del Direttore Generale n. 181 del 23 marzo 2011 della ex ALS dell’Umbria 2.
PDF DD n. 542 del 20/06/2014

Isituzione

Il CUG risulta composto in maniera paritetica per genere e per nomina di parte aziendale e di parte sindacale come da Delibera del Direttore Generale n.  1018 del 24/11/2014 Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) USL Umbria1 – Costituzione.

Durata

Il CUG rimane in carica per la durata di quattro anni, e comunque fino alla nomina del nuovo organismo. Tutti gli incarichi possono essere rinnovati una sola volta.

Scarica la Delibera di Rinnovo del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) USL Umbria1:

Costituzione

Presidente Mara Fabrizio
Vice Presidente Emilio Paolo Abbritti
Segretario Stefano Piccardi
Ogni segnalazione può essere rivolta a  cug@uslumbria1.it

Componenti di parte aziendale:

PRESIDENTE
Mara Fabrizio


TITOLARI di parte aziendale
Emilio Paolo Abbritti
Patrizia Bodo
Daniela Berrettoni
Sergio Calzoni
Annalisa Fabbri
Giancarlo Marcheggiani
Carla Michelucci
Giorgio Miscetti
Roberto Norgiolini
Luigi Sicilia
Marina Sonno


SOSTITUTI di parte aziendale
Roberta Alagna
Emanuele Anania
Giacomo Cerbella
Francesco Cardoni
Francesca Fiandra
Luca Gambini
Lucia Ludovici
Oietta Meiattini
Simone Migliorati
Stefano Piccardi
Graziella Principi
Stefania Rosatelli


TITOLARI di parte sindacale
Sonia Biagini NURSING UP
Simone Cappanelli UIL
Roberto Ceppitelli CGL COMPARTO
Francesco Gioia CISL
Filomena Nocera FIALS COMPARTO
Giuliana Orecchini ANAOO
Armando Savignani NURSING UP
Sergio Scorcettetti  FVM
Teresa Tedesco ANPO ASCOTI FIALS MEDICI


SOSTITUTI di parte sindacale
Francesco Biagini CISL
Morena Malaspina ANAOO
Raffaella Moretti FVM

Atti Aziendali

Normativa di riferimento:

Legislazione Pari Opportunità in Italia

Legislazione Pari Opportunità in Europa

  • Direttiva 2006/54/CE  del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5/7/2006 riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento tra uomini e donne in materia di occupazione e di impiego
  • Decisione n. 771/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17/5/2006 che istituisce l´ “anno europeo per le pari opportunità per tutti”
Ultimo aggiornamento
12/04/2023
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