Perugia, 12 luglio 2018 – Il 12 luglio la Questura di Perugia ha sottoscritto un “Protocollo per la Sicurezza Informatica con l’Azienda Usl Umbria 1” finalizzato alla più ampia azione di prevenzione e contrasto dei crimini sui sistemi informatici ma anche a garantire l’integrità e la funzionalità di un’infrastruttura critica strategica quale l’Azienda Sanitaria, i cui sistemi informatici e le cui reti telematiche di supporto sono da considerarsi estremamente sensibili per la loro natura di operatori di servizi essenziali. Il protocollo è stato sottoscritto nel corso della mattinata, alla presenza del sig. questore di Perugia Dr. Giuseppe BISOGNO, dal dirigente del compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Umbria Dr.ssa Anna Lisa LILLINI e dal direttore generale dell’Azienda USL Umbria 1 Dr. Andrea CASCIARI.
Il rapporto collaborativo tra la Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Umbria e l’Azienda Sanitaria si sostanzierà nello scambio di informazioni, nella programmazione di incontri di carattere formativo e nella predisposizione delle procedure di intervento, atte a prevenire e a neutralizzare attacchi informatici di natura criminale e terroristica.
“La Polizia di Stato – afferma la Dr.ssa LILLINI- mette a disposizione la competenza, le risorse tecnologiche e l’esperienza maturate nel settore del contrasto al cybercrime, attraverso la Polizia Postale e delle Comunicazioni, allo scopo di aumentare la sicurezza informatica in un settore particolarmente sensibile quale quello della sanità pubblica, che gestisce dati sensibili e ultrasensibili dei cittadini e che fornisce servizi anche mediante l’ausilio di sistemi telematici”.
“In sanità avvertiamo il bisogno di investire in sicurezza informatica – sottolinea il Dr. CASCIARI – al fine di garantire adeguatamente il diritto alla salute e il diritto alla privacy, ma allo stesso tempo favorire la crescente informatizzazione. Siamo però consapevoli che oltre agli hacker e ai virus esiste una tematica legata alla poca consapevolezza degli operatori, dei medici e dei pazienti, per cui molti errori di perdita dei dati possono venire da comportamenti inadeguati. Proprio per questo questa accogliamo positivamente questo accordo di collaborazione che prevede la formazione degli operatori per rafforzare i comportamenti virtuosi e consapevoli”.